Patto di corresponsabilità

Il recente DPR 235/07, in vigore dal 2.1.2008, introduce alcune significative modifiche allo “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” del 24.6.1998. In particolare:

  • riguardo alla disciplina, con la previsione di sanzioni più severe nei casi di particolare gravità (art. 4);
  • riguardo alla sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di correspon­sabilità contestualmente all’iscrizione (art. 5  bis).

Quali sono le motivazioni e le finalità?

  • Arginare l’ “emergenza educativa” che la scuola sta vivendo negli ultimi anni, i fenomeni di bullismo, e i danneggiamenti, a volte ingenti, che le scuole subiscono da parte di studenti non educati alla responsabilità.
  • Chiamare in causa direttamente i genitori nel loro ruolo primario e insostituibile di educatori.
  • Responsabilizzare genitori e studenti al fine di condividere con la scuola l’impegno ad un comune progetto educativo basato sul rispetto delle regole, nella consapevolezza che la “libertà personale si realizza nel rispetto degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri”.

Perché il “Patto scuola-famiglie – studenti” e il “Patto educativo di corresponsabilità” sono parte integrante del POF?

Il Piano dell’Offerta Formativa:

  • è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche e deve esplicitare la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa (DPR 275/99, art. 3);
  • è un documento pubblico, che viene consegnato agli alunni e alle famiglie all’atto dell’iscrizione;
  • è elaborato con la partecipazione di tutte le componenti: genitori e studenti possono concorrere con proposte e pareri.

Il Patto scuola-famiglie-studenti costituisce parte integrante del P.O.F.: serve a comunicare con chiarezza e trasparenza cosa la scuola “offre” e cosa “chiede” alla propria utenza. Il Patto educativo di corresponsabilità comporta una precisa definizione e sottoscrizione di diritti e doveri, impegno comune, e responsabilità.

Che cosa significa “Patto educativo di corresponsabilità”?

Patto sta a significare la natura pattizia del documento, che impegna sul contenuto le due parti contraenti: la scuola  e la famiglia/studente. È necessaria una formale sottoscrizione, che avviene “contestualmente alla iscrizione”. Corresponsabilità sta a significare un ruolo attivo e responsabile di entrambe le parti per il successo dell’istruzione/formazione dell’alunno. L’aggettivo educativo qualifica e definisce il contenuto del patto finalizzato alla educazione in senso lato dell’alunno, come esplicitato nel POF.

Quali sono le modalità di sottoscrizione?

Le modalità di sottoscrizione sono previste nel Regolamento di Istituto, adottato dal Consiglio di Istituto.

Quali sono le responsabilità dei genitori?

  • Responsabilità educativa

I genitori sono i destinatari naturali del patto educativo perché la legge attribuisce loro in primis il dovere di educare i figli. (Costituzione, art. 30: “È dovere e diritto dei genitori, mantenere, istruire ed educare i figli…”)

  • Responsabilità civile

Codice civile, art. 2048: “Il padre e la madre sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati che abitano con essi”.

  • Responsabilità civile di genitori e docenti

La responsabilità civile dei genitori si incrocia con quella dei docenti, che hanno l’obbligo di vigilanza nel tempo in cui gli alunni sono loro affidati: “I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un’arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza” (Codice civile, art. 2048). “Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non avere potuto impedire il fatto”. Per il personale docente, la legge 312/1980 limita ai soli casi di dolo o colpa grave la responsabilità patrimoniale per danni arrecati all’Amministrazione in connessione a comportamenti degli alunni.

  • La “culpa in educando”

Tuttavia,  in presenza di gravi episodi di violenza, di bullismo o di vandalismo, “la responsabilità del genitore e quella del precettore, per il fatto commesso da un minore affidato alla vigilanza di questo ultimo, non sono tra loro alternative, giacché l’affidamento del minore alla custodia di terzi, se solleva il genitore dalla presunzione di “culpa in vigilando”, non lo solleva da quella di “culpa in educando”, rimanendo comunque i genitori tenuti a dimostrare, per liberarsi da responsabilità per il fatto compiuto dal minore pur quando si trovi sotto la vigilanza di terzi, di avere impartito al minore stesso un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti” (Cass. sez. III, 21.9.2000, n. 12501; 26.11.1998, n. 11984, come riportato nella Nota 31.07.2008 n. 3602).

Quali sono i diritti dei genitori che l’Istituto si impegna a garantire?

  • Diritto che il figlio riceva una formazione qualificata sul piano culturale, professionale e personale, e sia trattato secondo eguaglianza e imparzialità.
  • Diritto ad essere informato su tutte le decisioni e le norme che regolano la vita della scuola.
  • Diritto alla partecipazione attiva e responsabile nei modi e nei tempi previsti, a livello sia istituzionale che associativo.
  • Diritto di associazione e di riunione nei locali della scuola.
  • Diritto di accesso a tutti i documenti della scuola soggetti a pubblicità e, con richiesta scritta, a tutti i documenti che riguardano il percorso di studio del figlio.
  • Diritto alla tutela della privacy secondo quanto disposto dal Dlvo 196/03.

Quali sono i doveri dei genitori verso la scuola che l’Istituto chiede di osservare?

  • Sostenere l’azione educativa della scuola con spirito collaborativo e propositivo.
  • Seguire i figli costantemente affinché l’impegno scolastico non venga trascurato e la frequenza sia regolare.
  • In presenza di difficoltà e problemi, prendere immediati contatti con i singoli insegnanti, con il coordi­natore di classe o con la presidenza, per coordinare un comportamento comune.
  • Esprimere pareri e proposte attraverso gli organismi partecipativi e rappresentativi (Consiglio di Istituto, Consigli di classe, Comitato genitori).
  • Rispettare i ruoli di ciascuno.

Qual è il ruolo del docente?

Responsabilità professionale

Il docente è il diretto responsabile del processo di insegnamento/apprendimento e del dialogo educativo; deve “promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni”, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dall’ordinamento scolastico e in coerenza con il POF di Istituto.

Garanzie

Al docente è assicurata la piena autonomia didattica e libera espressione culturale (Costituzione art. 33). Lo stesso Piano dell’offerta formativa “comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche” e valorizza le diverse professionalità (DPR 275/99).

Doveri

In tutte le fasi del processo di insegnamento/apprendimento l’insegnante informa gli studenti e le famiglie, motivando le scelte didattiche; tutti gli insegnanti devono rispettare le norme che regolano vita scolastica, agire in sintonia con le decisioni degli Organi Collegiali, rispettare il segreto professionale nell’esercizio delle loro funzioni.

Principi fondamentali da seguire

Lo svolgimento dell’attività didattica deve uniformarsi ai principi costituzionali di legalità, imparzialità, equità, uguaglianza, buon andamento e trasparenza, sia durante le lezioni sia nei momenti collegiali e di valutazione degli alunni.

Qual è lo status di studente?

La scuola è prima di tutto “comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni”

Diritti degli studenti

  • Diritto ad una formazione qualificata, sul piano culturale, professionale e personale.
  • Diritto all’eguaglianza e all’imparzialità.
  • Diritto ad essere informato su tutte le decisioni e le norme che regolano la vita della scuola.
  • Diritto a una valutazione trasparente e tempestiva.
  • Diritto alla partecipazione attiva e responsabile.
  • Diritto di assemblea a livello di classe e di Istituto.
  • Diritto alla salubrità e sicurezza dei locali scolastici.

Doveri degli studenti

  • Frequentare regolarmente le lezioni, applicarsi con continuità, assolvere agli impegni di studio.
  • Rispettare le regole della scuola, i tempi, le cose, le persone, i principi della buona educazione e della vita civile.
  • Avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, di tutto il personale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
  • Osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti.
  • Utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
  • Essere propositivi, partecipare al dialogo educativo con spirito costruttivo, risolvere le difficoltà, i problemi, le incomprensioni in modo rispettoso e democratico.

Quali sanzioni sono previste nei casi più gravi di comportamenti scorretti?

  • è possibile applicare sanzioni disciplinari che possono comportare l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica anche per un periodo superiore a 15 giorni nei casi più gravi, che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, o tali da determinare seria apprensione a livello sociale, quali ad esempio violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale (DPR 235/07, art. 4).
  • In base al principio di riparazione, lo studente che si sia reso personalmente colpevole di danneggiamenti, e abbia violato le norme stabilite nel Regolamento di Istituto, è tenuto al risarcimento del danno, secondo le modalità previste nel Regolamento stesso.

A chi spetta adottare i provvedimenti disciplinari?

Consiglio di Istituto per le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore a 15 giorni, l’allonta­namento fino al termine delle lezioni, l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione all’esame di Stato (Nota 31.07.2008 n. 3602).

Consiglio di classe per le sanzioni che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a 15 giorni. In questo caso il Consiglio di classe va inteso nella composizione allargata a tutte le componenti, compresi pertanto i rappresentanti degli studenti e dei genitori, fatto salvo il dovere di astensione in caso di incompatibilità (Nota 31.07.2008 n. 3602).

Dirigente scolastico per l’ammonizione sul giornale di classe e la comunicazione alla famiglia tramite lettera.

Docente per il richiamo scritto sul giornale di classe e la comunicazione alla famiglia tramite il libretto personale dello studente.

Articolo 5-bis del D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 (Patto educativo di corresponsabilità)

  • Contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
  • I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.
  • Nell’ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell’offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità”.